Brand Positioning: cos’è e come farlo nel 2023

Quando si parla dellstrategia di comunicazione di un’azienda non ci si può esimere dal prendere in considerazione il brand positioning, cioè  il posizionamento del brand stesso.

È proprio questo aspetto, infatti, che determina il modo in cui i consumatori vedono il brand e la sua capacità di soddisfare le loro esigenze. 

Il brand positioning definisce chi sono i propri competitors e quanto le persone siano disposte a pagare per i propri prodotti o servizi. 

Dunque è chiaro che il valore di questo aspetto è altamente incisivo per un brand 

Prima di addentrarci nel capire perché è importante o quali siano le migliori strategie da attuarecapiamo meglio insieme di che cosa si tratta.

Cos’è il brand positioning? 

Secondo la definizione, il brand positioning (o posizionamento del marchio) è “la posizione occupata da un brand (e dai relativi prodotti) nella mente dei consumatori sulla base della differenziazione rispetto ai competitor “.

Tra gli esempi di posizionamento di maggiore successo troviamo sicuramente Coca-Cola, che da 125 anni si propone sul mercato in modo coerente e riconoscibile distinguendosi come bevanda gassata analcolica, dissetante e dal gusto unico. 

Ma anche l’intramontabile Nutella, il brand che tutti associamo alla descrizione di “crema spalmabile alle nocciole e al cacao”.

brand positioning bottiglia di Coca-Cola brand positioning barattolo di Nutella

Il brand positioning si costituisce sulla base di una vasta serie di fattori, alcuni controllabili dai brand, altri derivanti dalle percezioni dei consumatori.  

Capita spesso che il brand positioning scelto dall’azienda non corrisponda a quello effettivamente percepito dal consumatore, per questo è importante che il processo di posizionamento sia realizzato in modo efficace. 

Tra i principali fattori che compongono il brand positioning troviamo: 

  • Il prodotto 
  • Il prezzo 
  • La pubblicità 
  • La customer experience 

Perché fare brand positioning nel 2023

Avere un’adeguata strategia di brand positioning è da sempre essenziale per ogni azienda che voglia distinguersi sul mercato e avere un soddisfacente ritorno sugli investimenti dalle proprie attività di vendita.  

Come abbiamo detto, il posizionamento del proprio marchio ha a che fare anche con le percezioni dei consumatoriche molto spesso sono legate alla sfera emozionale 

Fare brand positioning nel 2023 è importante, soprattutto in seguito ai grandi cambiamenti nelle abitudini d’acquisto dei consumatori e al considerevole aumento dei canali digitali a disposizione degli utenti per entrare in contatto con l’offerta di prodotti e servizi del mercato, nate sia come conseguenza alla pandemia di Covid 19, che all’esplosione del Metaverso e del cosiddetto Internet 2.0.

Ecco i motivi per cui la tua azienda dovrebbe attuare strategie di brand positioning:  

Più competitor, più bisogno di riconoscimento

Tendenzialmente, più è forte la presenza di competitor, più è necessario differenziarsi e rendersi unici agli occhi deconsumatori. 

Nel 2023 la concorrenza online delle aziende è aumentata notevolmente; l’ultima indagine svolta dall’osservatorio del Politecnico di Milano parla chiaro: il comparto e-commerce ha registrato, solo nel primo trimestre del 2022, una crescita del +14% e questo inevitabilmente porta numerosi brand a doversi confrontare con “avversari” che prima, anche solo per la mera distanza geografica dei negozi fisici, non rappresentavano una minaccia al business.  

Acquisizione di nuovi clienti  

Un buon e chiaro posizionamento nella mente dei consumatori rappresenta un fattore decisivo per l’acquisizione di nuovi clienti.  

Farsi conoscere da nuovi consumatori e conquistarli, fino a farli diventare clienti, è da sempre uno tra i principali obiettivi di ogni business. Per tutte quelle aziende che dovranno confrontarsi con cali di fatturato derivanti dalla situazione odierna, puntare su un corretto posizionamento del brand potrebbe risultare una soluzione vincente per risollevare le vendite. 

Fidelizzazione

brand che riescono a posizionarsi in modo chiaro nella mente dei consumatori riescono più facilmente a fidelizzare la propria clientela.

L’immagine del brand stesso, infatti, è sufficiente per far sì che gli utenti riescano a identificare i bisogni che un determinato prodotto o servizio soddisfa.  

Questo risulta particolarmente importante nel momento, ad esempio, del rilascio di nuovi prodotti.  

Le aziende che nel 2021 vogliono puntare su un arricchimento della propria offerta, dovrebbero tenere sicuramente in considerazione questo vantaggio di un buon brand positioning.  

Influenza l’elasticità della domanda

Un buon posizionamento del proprio brand è anche in grado di supportare al meglio periodi di crisi perché influisce sull’elasticità della domanda, ovvero sulla sensibilità dei consumatori rispetto alle variazioni del prezzo di un prodotto o servizio.  

Un brand con un posizionamento forte avrà una clientela meno sensibile ad eventuali aumenti di prezzoperché le qualità intrinseche del prodotto e la sua unicità lo renderanno, agli occhi dei consumatori, comunque preferibile rispetto ad altri più convenienti 

Come fare brand positioning nel 2023

Fare stime e previsioni in un periodo di grande incertezza come quello attuale è un azzardo, ma possiamo verosimilmente pensare che ci siano alcune strategie che possano supportare meglio di altre la definizione di un brand positioning efficace nel corso del 2023. 

Influencer marketing

L’inarrestabile crescita dei social network continua anche per il 2023 così come quella dell’influencer marketing, che oggi rappresenta un punto chiave nelle strategie di comunicazione dei brand 

Gli influencer sono persone che, grazie alla loro visibilità sui social network (primo fra tutti, oggi, l’inarrestabile TikTok)possono rafforzare l’autorevolezza di un determinato brand e incidere sul brand positioning.

brand positioning

Oggi anche chiamati creator digitali, gli influencer riescono ad imprimere con molta più forza il posizionamento di determinati prodotti o servizi nella mente del consumatore; pensiamo alle sponsorizzazioni di prodotti di lusso da parte di influencer milionari.

Quel prodotto verrà facilmente associato a benefit economici e a uno status quo ricercato da un particolare tipo di target. 

Secondo alcune recenti ricerche, le persone sono 10 volte più propense ad essere condizionate da blogger e influencer, piuttosto che da celebrità, per i propri acquisti.  

Visti i trend di questo fenomeno (il tasso di engagement da parte dei follower per un marchio medio è del 4.1% circa 6 volte superiore a quello medio di Instagram e molto più di Facebook e Twitter) e la sua capacità di incidere sulla percezione di un brand o di un prodotto, diventa importante inserirlo in una strategia di brand positioning per il 2023. 

Content marketing

Il contenuto, oggi, è una componente imprescindibile di ogni strategia di marketing e spesso può fare la differenza nell’imprimere nella mente del consumatore un’immagine di brand unica e forte. 

Può essere di natura testuale o multimediale, oppure una combinazione delle due cose, ma la sua caratteristica peculiare è quella di essere pensato specificatamente per educare, intrattenere e ispirare il proprio pubblico. 

Il content marketing diventa un asset fondamentale per il brand positioning nel 2023 in quanto la sempre crescente produzione di contenuti online comporta per i brand la necessità di distinguersi rispetto ai competitor. 

A riprova del grande peso che i contenuti ancora hanno all’interno del marketing c’è la recentissima nascita di app come ChatGPT, destinate a diventare vere e proprie fabbriche di testi e informazioni per la fruizione digitale.

Tra i canali che meglio si prestano a supportare la produzione di contenuti di valore c’è sicuramente l’email marketing.

Questo strumento, infatti, consente ai brand di inviare comunicazioni mirate a database di clienti che hanno già confermato un interesse nel voler ricevere i loro contenuti e, i dati con cui gli utenti si sono registrati, permettono alle aziende di creare messaggi su misura. 

Le email, inoltre, permettono l’integrazione di contenuti di diversa natura e il design delle stesse, grazie a un’ampia scelta di template e diverse modalità di creazione del layout, riesce a supportare al meglio l’architettura di informazioni scelte per essere comunicate. 

Brand storytelling

Un’altra ottima strategia a supporto del brand positioning è lo storytelling, il “racconto” del brand che esula dalle dinamiche puramente commerciali per concentrarsi invece sugli aspetti umani ed emozionali delle persone. 

Dati sull’importanza valori dei brand

Fonte: Criteo

Tra i canali che si prestano a supportare le strategie di brand storytelling troviamo sicuramente i social media, le campagne di advertising sui motori di ricerca e l’email marketing. 

Abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo di come fare storytelling con l’email marketing, ma è importante sottolineare come questo canale potrebbe risultare particolarmente efficace nel 2021 grazie alla sua capacità di identificarsi come canale diretto semplice e immediato per comunicare con i propri clienti, migliorare la propria brand awareness e rafforzare il brand positioning nella mente dei consumatori.  

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