Oggi scopriamo insieme cos’è l’email deliverability e come migliorare la capacità di una email di raggiungere il destinatario.
Negli ultimi due anni i comportamenti e le abitudini di acquisto dei consumatori sono decisamente cambiati.
Questo ha portato tante aziende a riconsiderare i canali di marketing digitali investendo in comunicazioni sempre più customer-oriented.
Particolare rilevanza è stata acquisita dai servizi di SMS ed email A2P che, grazie all’invio di messaggi mirati e personalizzati, consentono di instaurare rapporti duraturi e proficui con i propri clienti.
Ma non solo: i loro utilizzi oggi si prestano ampiamente per servizi chiave della customer experience come comunicazioni OTP (One Time Password) e Autentificazione a due fattori, indispensabili per gestire i flussi di acquisti online mantenendo alti standard di sicurezza e privacy per gli utenti.
Infatti, investire in campagne di email marketing, oltre a incrementare l’engagement, può aiutarti a migliorare la customer experience e la customer satisfaction a beneficio delle entrate.
Tuttavia, affinché le tue campagne risultino realmente efficaci è fondamentale tenere sotto controllo il bounce rate (che non dovrebbe mai essere troppo elevato) e soprattutto l’email deliverability.
L’email deliverability, ovvero il “tasso di consegna”, altro non è che la capacità delle tue email di raggiungere correttamente la casella di posta dei destinatari.
Quando la maggior parte dei tuoi messaggi di posta elettronica viene recapitato nell’inbox dei tuoi clienti, puoi dire di avere una buona email deliverability (la percentuale può variare in base al settore).
Come migliorare l’email deliverability: best practice
Per migliorare l’email deliverability è necessario perfezionare una discreta quantità di elementi, tuttavia, i vantaggi derivanti dall’avere un buon tasso di consegna valgono ben più del tempo impiegato a intervenire sui diversi fattori che possono aiutarti a migliorarlo. Scopriamo insieme quali sono.
1. Protocolli di sicurezza DMARC, SPF, DKIM
I protocolli di sicurezza sono sistemi informatici che proteggono i domini di posta elettronica dai fenomeni di phishing e spoofing che, negli ultimi anni, si sono diffusi fino a diventare un vero e proprio problema per le numerose aziende che si affidano ai servizi di email marketing per comunicare con i propri clienti.
Gli utilizzi illeciti del dominio di un brand possono portare a gravi conseguenze in termini di autorevolezza e fiducia da parte degli utenti.
Spesso gli hacker che prendono il controllo di un determinato dominio e lo utilizzano per inviare messaggi ambigui e ingannevoli riescono a convincere gli utenti di essere i rappresentanti del brand con cui sono soliti comunicare, con l’unico intento di portarli a cliccare su pagine che potrebbero portare al furto di dati relativi a carte di credito e codici bancari.
DMARC, SPF e DKIM sono tra i principali protocolli di sicurezza che aiutano i server di posta elettronica a riconoscere come affidabile il mittente di un’email consentendo alla stessa di essere recapitata correttamente al destinatario.
I client di posta dei destinatari, infatti, effettuano sempre controlli incrociati sui codici corrispondenti al dominio da cui proviene una determinata email.
2. Email deliverability: i controlli anti spam
I controlli anti-spam consentono alle aziende di fare un check incrociato sulle componenti che in genere vengono segnalate come “non sicure” dai client di posta dei destinatari e di conseguenza recapitate nelle cartelle di spam.
Assicurano, quindi, la corretta consegna dei tuoi messaggi incidendo direttamente sull’email deliverability.
I filtri anti-spam sono strumenti che puoi trovare facilmente all’interno di specifiche piattaforme utilizzate per la creazione e l’invio di campagne email.
L’ importante è affidarsi solo a piattaforme autorevoli e certificate che assicurino una particolare attenzione alla protezione dei dati degli utenti e che verifichino le condizioni di sicurezza delle email in modo scrupoloso.
Molte piattaforme, inoltre, permettono di visualizzare un’anteprima delle proprie email nei diversi client di posta e nei browser.
In questo caso, l’utilità in relazione alla deliverability riguarda il fatto che una visualizzazione errata o poco coordinata alla user experience, potrebbe portare gli utenti a non aprire volentieri le tue email che, se scartate ripetutamente, potrebbero essere reindirizzate nelle caselle di spam.
3. Gestione del database
È fondamentale che all’interno del proprio database ci siano “liste pulite” di clienti, composte solo da contatti che hanno dato l’autorizzazione a ricevere le tue email.
Questo non solo ti consentirà di migliorare la tua email deliverability, ma abbasserà drasticamente le percentuali di hard e soft bounce.
Se un utente ha dato il consenso a ricevere le tue email significa che è sinceramente interessato alle tue comunicazioni e di conseguenza tenderà a leggerle ogni qualvolta le riceverà.
In questo modo si otterranno maggiori tassi di apertura, così, i client di posta riconosceranno il valore dei tuoi messaggi facendoli recapitare correttamente nella cartella “inbox”.
Tuttavia, è importante che in qualsiasi momento i destinatari abbiano la possibilità di cambiare le proprie preferenze rispetto a una specifica comunicazione.
A questo proposito è fondamentale inserire all’interno di ogni email il modulo di Opt-out che permette agli utenti per disiscriversi, così come richiesto dalla vigente normativa sulla Privacy (GDPR).
Gestire in modo efficace il proprio database di clienti significa anche tenere aggiornate e controllate le proprie liste contatti.
In caso contrario rischierai di inviare le tue comunicazioni anche ad account non più attivi aumentando, quindi, le percentuali di hard bounce.
Questo, con il tempo, potrebbe incidere negativamente sull’autorevolezza e l’affidabilità del tuo dominio.
La gestione dei bounce della Piattaforma Multicanale rdcom
4. Server e IP autorevoli
L’IP (Internet Protocol) è un identificativo univoco che descrive un server di invio delle email in Internet. Un server gestisce il traffico di diversi protocolli IP e a uno stesso protocollo IP possono corrispondere più domini che inviano email.
Se uno di questi domini viene considerato poco affidabile e identificato come spam, anche gli altri all’interno dello stesso protocollo IP saranno considerati tali e di conseguenza bloccati, con ovvie conseguenze sull’email deliverability che potrebbe essere intaccata da traffico di bassa qualità.
Ecco perché è fondamentale appoggiarsi a server e IP affidabili e di alto livello.
La Piattaforma rdcom, per esempio, offre la possibilità di lavorare con un IP dedicato esclusivamente alle tue comunicazioni che quindi non rischia di essere bloccato a causa del traffico “sporco” altrui.
Cosa evitare per avere avere una buona email deliverability
Il contenuto di un’email è senza dubbio una delle componenti più importanti che possono influenzare i tassi di consegna.
Grazie anche alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale i client di posta sono sempre più accurati nell’identificazione di email non sicure. Ecco perché bisogna prestare molta attenzione alla sintassi e al lessico delle comunicazioni.
Nello specifico, di seguito ti elenchiamo alcuni contenuti che dovresti evitare di inserire nelle tue campagne di email.
1. Ricorrenza di parole ad uso commerciale
Scrivere con un intento commerciale va bene, ma cerca di non esagerare con parole come “gratis”, “free”, “gratuito”, “offerta” perché sono spesso associate a pratiche commerciali scorrette e a contenuti invadenti.
Molte volte, infatti, offrire determinati prodotti e servizi gratis è solo uno specchietto per le allodole che ha lo scopo di attirare un utente verso una pagina poco affidabile o dove probabilmente gli verrà richiesto di corrispondere un pagamento.
2. Eccesso di maiuscole o punteggiatura
L’attenzione dei propri destinatari va catturata attraverso contenuti di valore e con proposte in grado di aiutarli a soddisfare i propri bisogni.
Nell’ambito della comunicazione scritta le maiuscole equivalgono a “urlare” un determinato messaggio e sono un classico stratagemma utilizzato dagli hacker per convincere gli utenti, magari meno esperti di tecnologia, a cliccare su link o pagine ingannevoli.
Allo stesso modo, un eccesso di determinati simboli come + o * prima e dopo un titolo oppure di segni di interpunzione come punti esclamativi o punti di domanda, possono essere associati a messaggi fraudolenti e considerati spam dai client di posta.
Alcuni esempi di titoli o contenuti da evitare:
- +++++++ATTENZIONE+++++++
- ACQUISTA ORA!!!!!!!!!!!!!!
- *****OFFERTA INCREDIBILE
- VUOI ISCRIVERTI?????????
3. Eccesso di link
Se l’utilizzo di parole più o meno ambigue può incidere sull’email deliverability, l’eccessiva presenza di link potrebbe causare il blocco delle tue email.
I link, infatti, sono presi particolarmente di mira dai controlli anti-spam e vanno quindi gestiti con attenzione all’interno delle proprie comunicazioni.
Dunque, cerca di utilizzare pochi link scelti e coerenti con il contenuto del tuo messaggio. Se vuoi inserire un link verso fonti esterne, assicurati che queste siano affidabili e prive di pericoli per i tuoi clienti.
Fai sempre un doppio controllo per assicurarti di averli riportati in modo corretto, senza errori di battitura. Un link che non porta a niente potrebbe minare il successo della tua intera campagna.
4. Troppe immagini
Inserire troppe immagini nelle tue email rende difficoltosa la comprensione del contenuto da parte dell’utente, inoltre, le immagini sono considerate un modo per mascherare contenuti fraudolenti.
Per non influire negativamente sulla leggibilità delle tue email, e di conseguenza sulla deliverability, è importante anche prestare attenzione alla dimensione delle tue immagini.
Visual troppo pesanti che richiedono molto tempo per essere aperti o scaricati risultano difficili da decifrare e quindi potrebbero indurre i destinatari a classificare la tua email come spam.
5. Frequenza di invio eccessiva
Se invii troppe email ai tuoi utenti è molto probabile che presto o tardi cominceranno a non leggerle più, in questo modo il server di posta inizierà a considerarle non interessanti e quindi a mandarle direttamente in spam.
Dovresti cercare sempre di inviare contenuti interessanti e utili, suddividendoli in intervalli di tempo adeguati in base alle necessità che possono avere i tuoi utenti.
Infine, evita di inviare email negli orari serali o la mattina presto (le notifiche potrebbero disturbare alcune fasce di target) o nei giorni festivi della settimana.
Ora che possiedi tutte le informazioni e le conoscenze necessarie a inviare email che abbiamo un ottimo tasso di consegna, non resta che registrarti alla nostra Piattaforma Multicanale con cui potrai creare campagne di email marketing efficaci e capaci di portare un ritorno sui tuoi investimenti.
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